venerdì 20 febbraio 2015

Foglio La Copertina 2015/1 Foglio informativo-espressionistico della tradizione letteraria

Foglio informativo-espressionistico
della tradizione letteraria
Roma CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
BIBLIOTECA CENTRALE "G. MARCONI"
CENTRO NAZIONALE ISSN
ISSN 2281-0625
La Copertina [online]

Gentili redattori
nell'allegare il Foglio in oggetto si inviano cordiali saluti e sempre auguri di buon lavoro

Ferruccio Gemmellaro
1
Roma CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
BIBLIOTECA CENTRALE "G. MARCONI"
CENTRO NAZIONALE ISSN
ISSN 2281-0625
La Copertina [online]
Foglio informativo-espressionistico
della tradizione letteraria
Il Conciliatore è stato lo storico Foglio difuso a Milano dal 3 setembre 1818 al 2 otobre1819 il cui redatore capo era Silvio Pelico. Chiamato Foglio Azuro esprimeva idealiluministici sostenendo con forza la necesità che leteratura avese scopi morali ed educativi in mapa europe europea
Foglio presente in sito http://www.literary.it/autori/dati/gemmellaro ferruccio/la_copertina.html
Periodico del Movimento Culturale La Copertina-Gli omologisti distribuito in circuito interassociativo culturale.
REDAZIONE Ferruccio Gemmellaro - Leonardo Vecchiotti
Cofondatore Taddeo Bruno artista argentino
Se non si desidera riceverlo informarne il mittente stesso mezzo
ANNO XXVI XXVII - 2015 numero 1
Emissione storica Marzo 1988
Emissione con ISSN dal n. 5 del 2012
Movimento Culturale LA COPERTINA gli omologisti
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da Remigio Bottazzi, Sergio Del Moro, Ferruccio Gemmellaro Danilo Sartorelli - Sodali storici Bruna Sara Bruni, Giorgio Cipulat, Matteo Cosenza, Bruno
Fabriani, Iliana Falcone, Raffaela Longo, Maria Antonia Maso Borso, - Lettore critico prof Leonardo Vecchiotti
Coordinamenti Aree Interdisciplinari F. Gemmellaro - Nuova Figurazione Matteo Cosenza - Tavolozza Trevigiana Sergio Del Moro
Presidenza onoraria alla memoria Remigio Forcolin filosofo e decano giornalismo trevigiano
Presidente E responsabile Pubbliche Relaz Relazioni ioni
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TLF - FAX 0421618855 / Mobile 347 3055533 - E Mail ferrucciogemmellaro@gmail.com
Segreteria Raffaela Longo - via M. Buonarroti 10/6 - 31032 Casale sul Sile Tv – tlf 0422 820465
Referent artistico artistico--culturali \\ Sodalizi e Case Editrici
Area interdisciplinare sipontina Manfredonia Fg - Luigi Starace (Luistar) \ Ass. Veneti nel Lazio Lt -
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RASSEGNA STAMPA
La rassegna è in prevalenza attinente alle pubblicazioni cartacee o miste (on-line) salvo importanti eccezioni.
gli articoli non siglati s’intendano a firma FG
Ricordiamo a tutti i sodali di inviarci i dati di qualsiasi loro apparizione o citazione sulla stampa di argomento
artistico-culturale per inserirli in questa rubrica
Sognihorror.it – Edizioni Il Foglio - Piombino Li
ITALICO HORROR (rubrica mensile)
ott Pònde de stèlle
nov Il paiolo di Pirillo
dic Ca’ de bàggiure
gen Smoiazzo di morto
StatoQuotidiano.it – Capitanata
27 nov CULTURA Accometaggio
2 gen CULTURA Centenario della Grande Guerra La guerra degli analfabeti
16 gen CRONACA Pasticciotto salentino che tanto piace a Obama
24 gen RICORDI DI STORIA Giornata della memoria Un sopravvissuto
4 feb CULTURA Centenario della Grande Guerra (II) - La guerra dei poeti
15 feb CULTURA Sulle tracce della Poesia ereditata dal Novecento
\ pubblicato in Art&Multi Media De Sign – on line 15/2
wwwdalsilealpiave.it/Orizzonti – S. Donà di Piave - Organo del Consorzio delle Pro Loco “dal Sile al Piave”
dic EDITORIALE – Chi medita, merita (Leonardo Vecchiotti)
IL NOCCIOLO DELLA PAROLA – Stria veneziana e Stria leccese
PRO LOCO MEOLO – Con gli occhi di Harvey
Sentieri tra lo scibile – Ge
gen NARRATIVA Pianto forestiero
LACOPERTININFORMA
Ricordiamo a tutti i sodali di inviarci informazioni di qualsiasi evento artistico-culturale che riguarda la loro figura
per inserirle in questa rubrica e, eventualmente, in testo nelle pagine.
Aggiornamento Web al 16 febbraio. Il testo integrale di OmologismoDue risulta visitato da 517 utenti e di OmologismoTre da 143
utenti. La statistica però non include i numerosi lettori di Literary.it, questo il sito editoriale che, oltre alle opere di FG, pubblica
regolarmente il presente Foglio. FG è in Twitter, seguitelo divenendone un Follower.
http://www.dalsilealpiave.it/orizzonti/ è il link del nuovo Orizzonti online – organo del Consorzio Proloco dal Sile al Piave –
dove oltre ad articoli interessanti potete leggere gli interventi di L. Vecchiotti (direttore) e di FG (collaboratore da Meolo).
Dizionario etimologico comparativo – Percorso omologistico (oltre 1.350 pagine) pubblicato in Literary.it è bene
ricordare che per consultarlo agevolmente (ricerca dei lemmi) occorre salvarlo come PDF e utlizzarne lo specifico “Trova”.
Leonardo Vecchiotti è in locandina nel presentare Lucio Polo il 16 gennaio, Andrea Zelio il 20 febbraio alla “Fossetta” di Musile
di Piave in seno al “Cenacolo delle bricole”, iniziativa artistico-culturale di radice veneziana.
Curiosità culturale
a cura FG
Il Ferruccio è stata una rivista settimanale pubblicata a Pistoia tra il 1932 e il 1944.
Tra gli articoli di propaganda del regime, la pagina culturale offriva spazi di rilievo ai giovanissimi Mario Luzi e Piero
Bigongiari (poeti ermetici), Oreste Macrì (critico letterario), futuri giganti della letteratura.
Il settimanale contribuì in maniera decisa alla nascita della corrente dell'ermetismo per l'ampio risalto che esso
assegnava alla cultura artistica.
Scrittori, poeti e giornalisti lo sono perché non hanno paura per ciò che scrivono; sono gli altri ad averne.
Alla domanda in un quiz televisivo “quali forze erano in campo alle Termopoli”, un concorrente risponde “Ho visto il
film 300 e pertanto rispondo Spartani e Persiani”.
Ecco un esempio di come il cinema può soccorrere culturalmente un individuo.
L’ordine non è mai assoluto: l’ordine numerico vuole Due dopo Uno, l’ordine alfabetico, invece, vuole Uno dopo
Due.
Segmenti & Contrasti
silloge di Maria Antonia Maso Borso - Ed. Biblioteca dei Leoni 2014
recensione di Ferruccio Gemmellaro
Nell’accettare che questa nuova silloge di Maria Antonia
Maso Borso “Segmenti & Contrasti” sia una raccolta di
moderni epigrammi, in altre parole composizioni che da
iscrizioni commemorative, come lo erano in origine, abbiano
guadagnato finalmente “l’autonomia di un nuovo genere
letterario”, così come afferma il prefatore ed editore l’amico
Paolo Ruffilli, dobbiamo accoglierla con l’entusiasmo di evoluti
fruitori.
Noti linguisti e studiosi della poesia denunciano giustamente
che l’acquisizione dei poeti, sorta in questi ultimi anni, di
scrivere e riportare su stampa i loro versi in centro pagina, sia
un grossolano errore storico.
Pongono in rilievo che tale inusitata innovazione poetica è
favorita dall’utilizzo del computer, il quale permette con un clic
d’allineare perfettamente i versi, a piacere.
C’è chi afferma pertanto che \...\ l’allineamento di tutti i versi
della composizione al centro a mo’ d’epigrafe \...\ è dovuta a
praticità, ma anche ad ignoranza... storico-letteraria \...\
Solo agli epigrafisti era ed è concessa tale pratica.
Da ricordare che l’epigrafe è la trasposizione, ieri incisa oggi
scritta (grafia), di un breve componimento, l’epigramma.
I poeti gutenberghiani, dei quali gli odierni omologhi di
“anziana” generazione sono i fedeli eredi, dovettero adeguare le
loro pagine all’esigenza della stampa e le nettarono via via
d’ogni traccia dell’artificiosa maniera amanuense, non senza
provocare acerbe polemiche.
Gli amanuensi, dapprima, avevano sconvolto l’antico assetto
degli scribi, che era certamente dovuto alla non fluida tecnica
di graffio e d’incisione su pietra e legno, con gli scalpelli, stili e
altro, attenti a non scheggiarne gli orli, e pertanto incidevano
quanto era possibile distanti dai bordi.
Ne sortì la tradizione dei versi epigrafici da incidere al centro
delle lapidi, da stendere sulla pergamena, ma sorsero però
delle forti opposizioni, come già detto, sull’uso della carta
stampata.
E ancora oggi, tra i puristi, c’è chi accetta solo per gli
epigrammi (epigrafi) la tradizione di scrivere al centro della
pagina, bollandovi ogni altro testo poetico.
Il richiamo storico e culturale è dosato ma deciso e lo si
scorre a pagina 48 in “Crimini contro l’umanità” e a pagina 123
nel senza titolo“Si fanno tante cose…” apportandovi
quell’eccezione che avvalora la certezza che l’autrice è corretta
sotto ogni profilo letterario.
I versi, pur contenuti nella loro quantità, emanano tutti il
pregio dell’epifonema, una peculiarità di sana retorica che la
distingue “La vita è incrocio aperto a tutti i venti:/se tiri il filo
gira l’arcolaio,/ se bene vivo bene morirò.”
Detto ciò, di questo poetico florilegio epigrammatico, ma non
solo, Maria Antonia Maso, vincendo le tentazioni dei dilaganti
esotismi, vedi haiku, pur mantenendo fede alla storia di cultura
greco-latina che compete a tutti noi, vi ha impresso quanto di
progredito possa essere concepito nello specifico. FG
America! e altri racconti
narrativa di Giuliana Sanvitale - Edizioni Duende 2014
recensione di Ferruccio Gemmellaro Quando nella vita di ognuno di noi subentra un
accadimento che pone inesorabilmente termine a un
andamento esistenziale, il quale aveva avuto l’incigno nella
naturale fase di piena vitalità, ecco che il nostro cerebrale,
inconsciamente, tende ripercorrere i tempi che avevano
preceduto quell’abbrivo, come se volesse porre in un inciso,
giammai però da dimenticare, quegli anni successivi.
L’artista, lo scrittore nel nostro caso, ricorre alla sua vena.
Un’istintiva ripresa, insomma, di quell’età per ricominciare da
lì.
E tale rilancio, per lo scrittore, avviene riconducendo la
memoria a fatti ed episodi familiari di quel microcosmo, i quali
appaiono improvvisamente luminosi e copiosi di particolari,
smentendo la loro definitiva inumazione encefalica.
La nostra amata autrice Giuliana Sanvitale, sussistitasi nella
magione trasfigurata in isola, fa dunque scorrere la penna
laddove l’età incitava l’onirico a rincorrere il futuro.
Questi scorrevoli racconti, appunto tali perché prodotti da
una non comune capacità espressiva, sono quindi il ponte che
congiunge l’allora con l’attuale sua esistenza, come se volesse
ricominciare a sognare di rincorrere il futuro; la mistica chiave
questa che permette a ogni artista di permanere giovane, e
pertanto moderno, in tutte le proprie nuove composizioni, di là
del tempo che defluisce severo.
Le narrazioni, per di più, si articolano animati da vena poetica,
alla quale l’autrice non può sottrarsi, ragione dell’innata e ben
riconosciuta peculiarità artistica.
Credere però che questa recente opera di Sanvitale sia un netto
assortimento di nostalgici ricordi, una sorta di rimandato
diario, è un errore.
I racconti, invero, sono il veicolo per far riemergere tutta
l’ideologia culturale dell’autrice, mai però peccando di
ordinario “paragonismo” con il cosiddetto mondo moderno.
Filosofia che esprime pronunciando i propri pensieri e non
ignorando una vena di sana polemica.
Così come si articola, esemplare, l’ultimo nella raccolta, quello
dedicato ai primi anni scolastici, rivelatisi la forgia del proprio
futuro di coscienziosa professionista dell’insegnamento,
nondimeno moglie e madre amorevole.
Il primo e corposo racconto, “America!”, è da considerare
immagine tropologica di quanto ho espresso con queste mie
righe, di quanto Sanvitale abbia elaborato nelle pagine,
specialmente nell’ultimo capoverso, che può essere letto come
la guida per la lettura dell’intera opera.
“Fu come se un acquazzone fosse scoppiato all’improvviso
portandosi via tutte le inutili scorie di un tempo passato per
sempre \...\ e comprese anche che era tempo di chiudere per
sempre quel capitolo che rischiava di condizionarlo per tutta
la via\... \”
Scorie e capitolo che con la loro eclisse ricompongano i ricordi
di quel tempo, in maniera però che la Nostra possa rivivere una
propria positività esistenziale, cioè che agisca proficuamente
grazie ad essi e alla loro purificazione, per se stessa, i suoi
affetti, la cultura e i lettori tutti. FG

OMOLOGISMO
La memoria energetica
di Raffaela Longo
La calotta del cielo s’infiamma nell’ora tarda della vigilia di S.
Ciro e s’incendia la pira, corpo di luce percepito dai sensi, ma
altre forme invisibili permeano la vita.
La persona umana è un insieme armonico di materia ed
energia in costante connessione, la stessa di cui è costituito
l’intero universo e gli atomi che ci compongono sono le stesse
particelle delle stelle e della loro luce, pertanto noi stessi siamo
luce che dagli strati sottili, via via si compone in materia
rarefatta.
Il fotone possiede una memoria multidimensionale che
trascende il tempo e all’improvviso apre squarci nella realtà
vivente per introdurci in un frammento di “non tempo” nel
quale ci sentiamo smarriti e avvinghiati da un’emozione
profondamente struggente.
Tutto questo a dispetto della disattenzione e della fretta che
caratterizza l’uomo brulicante nelle strade di questo mondo,
laddove la persona sia pronta a “vedere” e “ascoltare” la
profondità del proprio universo interiore come minuscola
particella in armonia col macrocosmo.
La memoria criptata nell’energia che compone lo spazio
occupato dalla nostra struttura vivente è una costante, nel
susseguirsi delle vicende che ci riguardano dalla nascita alla
morte e alla rinascita.
In quella dimensione (di luce), ogni esperienza vissuta lascia
un segno che realizza la consapevolezza, entità in metamorfosi.
È Il viaggio dell’anima attraverso “le porte” nell’Antico Egitto o
“le dodici fatiche di Ercole” nella mitologia, l’incessante
esperienza dell’energia che pervade il corpo e che acquisisce
conoscenza.
La dimensione di luce (aura) si distingue in eterica,
emozionale, mentale e causale; la prima si sovrappone al
profilo del nostro corpo, la seconda rivela tutte le sfumature
dell’universo delle emozioni, la terza traduce l’attività cerebrale
e la quarta è una sorta di “banca dati” dove sono raccolte tutte
le esperienze vissute e che condiziona la vita.
In particolare, ogni trauma ed esperienza negativa creano dei
blocchi energetici quanto le forme-pensiero, che sono i germi
delle future malattie, “cristallizzazioni” che producono un
“arresto” nello scorrimento energetico nel corpo fisico.
Basterebbe cercare, riconoscere e comprendere le cause delle
malattie a livello emozionale e mentale per superarle, perché in
ognuno di noi esiste la potenzialità all’autoguarigione lasciata
nell’oblio da tempo immemore, votandoci a subdole
metodologie per effimere guarigioni.
L’eterna diatriba tra filosofie diverse che mette a confronto
differenti metodi terapeutici; oggi non è dissimile da ieri, tutto
sommato. La caccia alle cosiddette streghe e alle loro pratiche,
il martirio dei santi a causa dei loro miracoli; oggi sarebbero
tacciati di ciarlataneria a fronte d’interessi miliardari e
fuorvianti acclamazioni per la salvezza del genere umano. RL
Poesia del silenzio
Il silenzio di una assenza
Tra le luci della sera
un bagliore si espande
attorno a quel sottile filo di speranza
che cancella la tua immagine,
ogni volta che torna prepotente dentro di me.
Sembra comunque cercare la via giusta
per sparire subito dopo,
cancellando ogni traccia.
Eppure ogni volta
il ricordo si rinnova
e cresce il desiderio
di catturare quei momenti
per non lasciarli mai più.
Il silenzio della tua assenza
conferma il vuoto creato.
Sottile mancanza di una presenza lontana
ma pur sempre presente
e vicina nel ricordo.
Wilma Cecchettini Marche
da “Nello sgaurdo della luna” Ed Quattroventi 2006
Il poeta compone nel silenzio ma il suo cerebrale
pullula di immagini, riecheggia di fonemi e risuona di
ritmi. (FG)
Silenzio
Nel silenzio profondo
finalmente un uccellino
canta.
Nessun passo odo,
l’anima è sola
nell’incanto della
natura.
Ritorna il cinguettio
nel silenzio profondo.
Anna D’Andria Abruzzo
da “ Versi d’amore” Digitalia SRL 2011

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