newsletter 9 -16 dicembre 2014 | ||||
MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014
UNO DEI PIÙ GRANDI SUCCESSI DELLA STORIA DELL'OPERETTA: "LA PRINCIPESSA DELLA CZARDA". L'ABBONAMENTO "OPERETTE" E' ACQUISTABILE, ANCHE ONLINE, FINO AL GIORNO 10 DICEMBRE ALLE ORE 19.00. Per acquistare i biglietti online: clicca qui Per scaricare il programma di sala: clicca qui Giunge il momento dell’attesissimo primo appuntamento stagionale del Teatro Nuovo Giovanni da Udine con l’operetta.Mercoledì 10 dicembre, alle 20.45, andrà in scena La Principessa della Czarda di Emmerich Kàlmàn. Prodotta daFantasia in Re - Compagnia Teatro Musica Novecento, vedrà in scena l’Orchestra Cantieri d’arte, diretta da Stefano Giaroli, il Coro dell’Opera di Parma (diretto da Emiliano Esposito), il Corpo di ballo Novecento (coreografie di Salvatore Loritto) e la compagnia di cantanti formata tra gli altri da Susie Georgiadis (nei panni di Sylva Varescu), Antonio Colamorea (Principe Edvino), Alessandro Brachetti (conte Boni), Silvia Felisetti (contessina Stasi). La regia è di Alessandro Brachetti. L’operetta di Emmerich Kàlmàn è proposta da una compagnia artistica che debutta sulle tavole del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, con il graditissimo ritorno della musica eseguita dal vivo dall’orchestra in buca. La partitura è caratterizzata dal richiamo ai motivi tipici della tradizione popolare ungherese e da numerosi valzer di grande impatto, di evidente ispirazione straussiana, che sottolineano i momenti più importanti della vicenda. Per la serata udinese l’Orchestra Cantieri d’Arte conta trenta orchestrali e in totale sono ben sessanta gli artisti coinvolti. La produzione è dell’Associazione culturale Fantasia in Re, sorta nel 1995 per volontà di Stefano Giaroli. Attualmente Fantasia in Re-Teatro Musica Novecento è una realtà affermata in tutta Italia, con una compagine orchestrale a servizio delle produzioni, l’Orchestra Cantieri d’Arte, e un Balletto stabile. | ||||
Venerdì 12 dicembre 2014 – ore 17.30
Casa Teatro - Ospitalità PRESENTAZIONE DEL PROGETTO: "SOGLIE 2.0" Intervengono: Marisa Sestito, responsabile scientifico del progetto Andrea Maroè, arboricultore e istruttore tree-climber, Verde Verticale Paolo Molinari, ricercatore faunistico, Progetto Lince Nabila Zayati, giornalista, Ansa Med, Al Jazeera Un progetto dell’Associazione Culturale CORE enti partner: Legambiente, Corpo Forestale dello Stato – Comando Regionale Veneto, Trentino e Friuli V.G., Progetto Lince, Verde Verticale
Soglie 2.0 intende tracciare un percorso di conoscenza stimolando una consapevolezza che divenga azione – e “azione” è anche il pensiero nuovo e la sua trasmissione. La soglia implica il superamento di un limite, l’ipotesi di un incontro con l'altro da sé. E oltrepassare significa scegliere, decidere in un senso o nell’altro: davanti al solco di confine, alla barriera, si torna indietro oppure si scavalca? Si torna cioè a ciò che è noto e perciò stesso sicuro, oppure si intraprende una strada sconosciuta, affidandosi all’inquieta avventura del mutamento.
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NATALINO BALASSO E LE VERITA’ NASCOSTE DEL MONDO GLOBALIZZATO:
VENERDI’ 12 DICEMBRE APRE CON VELODIMAYA IL PERCORSO COMICO CONVISIVO FRA LE STAGIONI DI TEATRO CONTATTO E TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE
Per acquistare i biglietti online: clicca qui
“Tutti abbiamo nella testa un Puffo che proietta il film della realtà che vogliamo vedere”. Traduce così, nel suo linguaggio ironico e popolare, Natalino Balasso, il concetto di Velo di maya introdotto Schopenahauer, e ne fa il titolo del suo nuovo strepitoso spettacolo comico in cui però parlerà di temi piuttosto seri, di verità nascoste, vere o presunte, di guerre, infanzia, educazione, coscienza civile. Velodimaya è il primo appuntamento di teatro comico condiviso a Udine fra le stagioni di Teatro Contatto e del Teatro Nuovo e sarà in scena proprio al Giovanni da Udine venerdì 12 dicembre alle ore 21.00. Secondo il filosofo tedesco gli uomini vivono in un mondo di illusioni (maya, in sanscrito, appunto) e l’apparenza delle cose, il filtro dei cinque sensi, ricoprono, come un velo, la verità del mondo. In Velodimaya Natalino Balasso prova allora a mettere sotto gli occhi dello spettatore una specie di mappa del pensiero contemporaneo, attraverso un tempo indefinito, nel vortice degli uomini e delle Nazioni. Ci dice, per esempio, che le nazioni moderne non sono nazioni, sono affari, sono risultati di compravendite.
“Stiamo giocando a un gioco in cui le carte sono truccate e le regole sono tutte da scoprire – spiega Balasso. “E’ un gioco antico che, quando sembra fare un passo avanti, sta solo prendendo la rincorsa per tornare al punto di partenza. Siamo dentro un film, ciascuno di noi recita un personaggio, chi meglio, chi peggio, ma tutti facciamo finta. A questo punto il nostro personaggio è costretto a indagare, come fosse il detective di un film giallo, ci sono solo prove indiziarie, il quadro non è chiaro. Visti da lontano, in questo nostro affannarci, anche nel nostro inciampare, facciamo ridere”.
Sullo sfondo dello spettacolo ci sono due antitetici discorsi pubblici: il primo è il discorso che Colin Powell fece nella sede dell'Onu quando dichiarò che c'erano le prove delle armi chimiche in Iraq e che Balasso riattraversa in una fantastica rivisitazione contemporanea della fiaba del Lupo e dell’Agnello. Per filmare quel discorso, il cerimoniale occultò materialmente un quadro che stava alle spalle di Powell: era Guernica, di Pablo Picasso, dipinto proprio dopo il bombardamento aereo della città spagnola.
Il secondo è il discorso che il presidente dell'Uruguay Pepe Mujica ha pronunciato anni dopo, in occasione di un simposio mondiale sull'ambiente e sullo sviluppo sostenibile. Un pezzo molto sincero sull’ipocrisia dei paesi egemoni nei confronti di paesi più poveri, in nome dello sviluppo. “Mi sono sembrati due pezzi di teatro che raccontano di noi – continua Balasso. C'è qualcosa di peggiore delle menzogne: sono le false verità che ci costruiamo ogni giorno. Ho sempre trovato stucchevole la rappresentazione che i comici fanno della contemporaneità, con battutine sui politici o sul gossip giornalaro. Ho pensato però che ci fosse un modo migliore per rappresentare le nostre paure e i nostri desideri di oggi. Su questo modo migliore ho voluto indagare per scrivere un monologo che avesse senso recitare in teatro. Nel quale si ridesse, perché non appartengo a quel razzismo del pensiero che ritiene il comico inferiore al drammatico. Ma un monologo nel quale il ridere fosse una conseguenza quasi necessaria del racconto e non una finalità”. Attore, comico e autore di teatro, cinema, libri e televisione, Natalino Balasso debutta nel 1990 in teatro, nel 1998 in televisione, nel 2007 al cinema e dal 2003 come scrittore di romanzi e racconti. Scrive e rappresenta suoi monologhi comeErcole in Polesine (2004), La tosa e lo storione (2007), L’Idiota di Galilea (2011), Stand Up Balasso (2011) e si fa dirigere da registi come Gabriele Vacis, Paolo Valerio, Juri Ferrini, Piergiorgio Piccoli. Ha interpretato film di Carlo Mazzacurati, Gianni Zanasi, Massimo Venier. Seguitissimo sul youtube il suo canale di video comici a sfondo sociale “Telebalasso”. Informazioni e prevendite: Udine, Teatro Nuovo, via Trento 4, da martedì a sabato: ore 16.00 - 19.00. tel. 0432 248418. biglietteria@teatroudine.it. Udine, Teatro Palamostre, piazzale Diacono 21, dal martedì al sabato, ore 17.30-19.30- tel. 0432.506925;biglietteria@cssudine.it. Prevendite online vivaticket.it – cssudine.it
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martedì 9 dicembre 2014
teatroudine.it Mercoledì 10 dicembre l'operetta, venerdì 12 dicembre Natalino Balasso, domenica 14, per i bambini c'è "Circoluna".
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