notturni
di versi UAGG!!
Venerdì 8 luglio Ore 21.00
Portogruaro – Giardino Palazzo Altan Venanzio
Incontri «Ungaretti e Ginsberg: un incontro, un
confronto»
a cura di Alfredo Luzi (Università di Macerata)
Venerdì 8 luglio Ore 22.00
Portogruaro – Giardino Palazzo Altan Venanzio
Musiche «Ginsberg's Blues»
Sabato 9 luglio Ore 18.00
Portogruaro – Museo Nazionale Archeologico Concordiese
Inaugurazione esposizione
«Libri di versi 8» a cura di
Silvia Lepore e Sandro Pellarin
presentazione di Paola Bristot
Stampa
l'invito che trovi più sotto, che ti consente l'entrata
gratuita al Museo.
A seguire in Piazzetta della Pescheria Buffet a cura del
Porto dei Benandanti e del Gruppo Acquisto Solidale Il Canneto
Sabato 9 luglio Ore 21.00
Portogruaro - Piazza della Pescheria
Reading sull’acqua con i poeti
partecipanti a «Libri di_versi 8»
Musiche di Sandro Carta (tromba, electronics)
Artisti e
poeti di Libri di_versi 8
Valeria Bertesina + Isabella Panfido
Asa Bostrom + Asa Bostrom
Loretta Cappanera + Grazia Frisina
Renzo Cevro-Vukovic + Gianluca Gobbato
Elisabetta Diamanti + Patrizia Dughero
Roberta Feoli + Antonio Turolo
Kathryn Frate + Marco Scarpa
Roberto Gianinetti + Piero Simon Ostan
Silvia Lepore + Francesco Tomada
Pasquale Luongo + Sandro Pecchiari
Lia Malfermoni + Alessandra Conte
Tania Marino + Roberto Ferrari
Massimo Mucci e Federica Vida + Stefano Guglielmin
Opla+ + Gianni Montieri
Stefano Ornella + Giovanni Fierro
Susi Piazza + Azzurra d’Agostino
Glenda Sburelin + Guido Cupani
Simon Ostan Simone + Natalia Bondarenko
Chiara Trentin + Sergio Serraiotto
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Notturni di versi
L’Associazione Culturale Porto dei Benandanti sa bene che le notti,
a giugno e luglio, si fanno più intense e luccicanti, ed è anche
per questo che dal 2005 organizza Notturni di versi - piccolo
festival della poesia e delle arti notturne.
La notte è il buio, l’insondabile, il non ancora scoperto, che
accompagna gli umani da sempre, suscitando timore ma, al contempo,
sollecitando ricerca e conoscenza. Fin dall’antichità più remota,
guardavamo il cielo notturno e scoprivamo costellazioni, stelle e
riflessioni a queste collegate: tentativi di dare significato
all’incertezza dell’esistere, immaginando, di volta in volta,
verità, anche solo abbozzate, da stringere.
La notte diviene così il momento privilegiato per la poesia che,
con il suo racconto, traccia possibili significati nell’enorme
lavagna del cielo buio.
Gli incantevoli spazi dedicati agli eventi di Notturni di versi
2016, giunto alla dodicesima edizione, saranno il Centro Storico di
Portogruaro, il Museo Archeologico Nazionale Concordiese e la
Piazza della Pescheria che si affaccia direttamente sul fiume
Lemene a Portogruaro, il Giardino di Palazzo Altan Venanzio e i
Vivai Bejaflor il Cortino del Castello di Fratta con la Casa
Colonica del ‘600 e la Chiesa di Santa Cristina di Gorgo a Fossalta
di Portogruaro, Villa Dell’Anna Brezzi di Teglio Veneto e il Parco
Ungaretti di Sagrado (GO).
Non dimentichiamo le notti a luglio! Performances teatrali e
musicali, presentazione di libri, incontri con gli autori,
esposizioni d’arte, slam poetry e tanta poesia recitata dai poeti!
UAGG!!
Il festival ha sempre avuto un tema, una sorta di filo rosso lungo
il quale poter costruire la manifestazione, così da dare uno
stimolo agli autori di volta in volta invitati.
Da due anni a sostituire il tema sono state invece due dediche: nel
2014 a Federico Tavan (La naf spazial) e nel 2015 a Pier Paolo
Pasolini (con te e contro te). L’intento, lungi dall’essere una
celebrazione, era invece indirizzato a (ri)attivare un
dialogo-confronto partendo da due autori importanti per la poesia
italiana.
Anche per l’edizione 2016 l’Associazione Culturale Porto dei
Benandanti continuerà a promuovere la poesia con rinnovato
entusiasmo partendo da due poeti di rifermento ovvero Giuseppe
Ungaretti e Allen Ginsberg. Quest’anno infatti ricorrono i
cent’anni dalla pubblicazione del Porto Sepolto la raccolta del
poeta italiano intensamente legata all’esperienza della Grande
Guerra e i sessanta dall’uscita di Urlo dell’autore americano.
L’anniversario dell’uscita dei due importanti libri e il fascino di
approfondire il rapporto tra i due poeti, che si è concretizzato in
vari incontri, tra i quali ricordiamo quello avvenuto
al Festival dei due Mondi di Spoleto nel 1967, ha persuaso gli
organizzatori del festival a intitolare l’edizione 2016 UAAG!!!: una
sorta di esclamazione che però possa essere anche urlo liberatorio,
nato dall’acronimo del nome e cognome dei due poeti, resi così
inseparabili fondendo i confini delle loro divergenze e
convergenze.
L’intento dell’edizione 2016 vuol essere quello di provare a
generalizzare l’esempio Ungaretti – Ginsberg, poeti lontani tra
loro, ma nonostante tutto capaci di riconoscere la “verità” l’uno
nella poesia dell’altro e di farsene carico. A dimostrazione che la
bellezza delle rispettive opere era reciprocamente riconosciuta
benché i loro percorsi poetici e di vita fossero assai diversi.
Così come ben spiegava lo stesso Ungaretti parlando di Ginsberg:
«So benissimo che un poeta non è mai misura di un altro poeta
perché, se così non fosse, non ci sarebbe più poesia, non sarebbe
lecito soffermarmi ad ascoltare Ginsberg avendo nominato
Leopardi... Invece mi è lecito di andare in compagnia nel medesimo
tempo di Jacopone e di Petrarca, di Villon e di Leopardi, di
Ginsberg e di Mallarmé: ciascuno di essi ha da dirmi la sua verità
e di ciascuno la verità diversa esige da chi la manifesta che le
sacrifichi interamente la vita, senza mai secondi fini. Perché la
poesia si esprime attraverso fatti personali, particolarmente
attraverso fatti personali, l'aspirazione e la disperazione, che in
un dato momento sono comuni a tutti. La radice della poesia si
fonda nelle vicende private di una persona per affondarsi nella
storia di un periodo, per illuminarsi al di là e al di sopra della
storia. E tale è la ricetta poetica della beat generation, ricetta
efficacissima: vi ricorrono solo i veri poeti»
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