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cortese richiesta di pubblicazione
TEATRO
COMUNALE DI MONFALCONE / STAGIONE 2015-2016
La grande musica per violoncello con il duo ungherese composto da István Várdai
e Zoltán Fejérvári (mercoledì 9 dicembre)
La grande musica per violoncello con il duo ungherese composto da István Várdai
e Zoltán Fejérvári (mercoledì 9 dicembre)
La
stagione musicale del Teatro Comunale di Monfalcone prosegue, mercoledì 9
dicembre alle ore 20.45, con il concerto che vede protagonisti István Várdai
(violoncello) e Zoltán Fejérvári (pianoforte), giovani musicisti ungheresi già
affermati sulla scena internazionale. In programma alcune delle pagine più belle
della letteratura violoncellistica: dai Fantasiestücke di Schumann alla
seconda Sonata di Brahms, dalla Sonata di Debussy alla Suite
italienne di Stravinskij, tratta dal celebre balletto Pulcinella.
Dopo
gli studi all'Accademia “Franz Liszt” di Budapest e all'Accademia di Musica di
Vienna, István Várdai ha conquistato diversi prestigiosi premi internazionali
(per ben tre volte il David Popper Competition e, fra i più recenti, il
Čajkovskij di Mosca e il Geneva International Music Competition). Dal suo debutto,
nel 1997, si è esibito nelle più importanti sale da concerto del mondo,
riscuotendo ovunque un grande successo di pubblico e critica, suonando al
fianco di interpreti e orchestre di fama internazionale e presso i festival più
prestigiosi. Nel 2010 ha
debuttato alla Carnegie Hall e al Wiener Konzerthaus con Gidon Kremer, András
Schiff e Yuri Bashmet e dal 2013 è docente presso l'Accademia di Kronberg.
Anche
Zoltán Fejérvári (classe 1986) ha studiato all’Accademia “Liszt” di Budapest,
per proseguire poi la sua formazione presso il Regina Sofía College of Music di
Madrid. Vincitore di numerosi concorsi internazionali (fra cui il James Mottram
nel Regno Unito e il Ricard Viñes International Piano Competition in Spagna),
si è esibito in diversi festival, anche insieme ad importanti orchestre (fra le
altre Budapest Festival Orchestra, Pannon Philharmonic Orchestra e l'Orchestra
da Camera Solti). Nel 2011
ha registrato il Concerto in mi minore per
pianoforte di Liszt.
Il
concerto si apre nel segno di Igor Stravinskij, con l’esecuzione della celebre Suite
italienne dal balletto Pulcinella. Le pagine composte per il
balletto Pulcinella, commissionate dall’impresario dei celebri Ballets
Russes Djaghilev, segnano un importante cambiamento nel linguaggio di Stravinskij,
che guarda al “periodo neoclassico”. Il soggetto si ispira ad una raccolta di
numerose versioni delle avventure amorose di Pulcinella e le musiche alla
musica napoletana di Pergolesi, che aveva “sempre incantato per il suo
carattere popolare e il suo esotismo spagnolo” il compositore. Da Pulcinella,
eseguito dai Ballets Russes all’Opéra di Parigi nel 1920, nasceranno la Suite
italienne per violoncello e pianoforte (1932), frutto dell’intensa
collaborazione con il violoncellista Gregor Piatigorsky, e l’anno seguente una
versione per violino e pianoforte.
È
quindi la volta della Sonata per violoncello e pianoforte di Claude
Debussy. Scritta nell’estrema maturità compositiva, dopo un lungo periodo di
silenzio nell’ambito cameristico, la Sonata appartiene a un importante
progetto di Debussy, che nel 1915 decise di comporre una serie di sonate per
vari strumenti. Soltanto tre sonate, però, presero vita: a quella per
violoncello e pianoforte del 1915 seguì, nello stesso anno, la Sonata per
viola e arpa e nel 1917 la Sonata per violino e pianoforte.
I
Fantasiestücke op. 73 di Robert Schumann sono fra le composizioni
pensate per la “Hausmusik”, destinate cioè alle esecuzioni private, pratica
molto diffusa nella vita musicale e culturale tedesca dell’epoca. Scritti nel
1849 durante uno degli ultimi periodi di felice fervore creativo di Schumann,
furono concepiti per clarinetto e pianoforte, anche se l’autore stesso
contemplò la possibilità di eseguirli con viola o violoncello. I tre pezzi,
accomunati dallo stesso impianto tonale, sono legati fra loro da richiami
tematici.
A chiudere il concerto monfalconese è la Sonata n. 2 op. 99 di Johannes Brahms. Composta nell’estate del 1886 – periodo particolarmente felice e fecondo per Brahms – è dedicata a Robert Hausmann, il violoncellista del Quartetto Joachim, per il quale compose anche la Sonata n. 1 op. 38. Le ricadute dell’esperienza sinfonica del lungo periodo che separa le due sonate – periodo durante il quale Brahms scrive le sue quattro sinfonie – sono chiaramente visibili nell’op. 99, che è “sinfonica” nella sua completa integrazione dei due strumenti.
A chiudere il concerto monfalconese è la Sonata n. 2 op. 99 di Johannes Brahms. Composta nell’estate del 1886 – periodo particolarmente felice e fecondo per Brahms – è dedicata a Robert Hausmann, il violoncellista del Quartetto Joachim, per il quale compose anche la Sonata n. 1 op. 38. Le ricadute dell’esperienza sinfonica del lungo periodo che separa le due sonate – periodo durante il quale Brahms scrive le sue quattro sinfonie – sono chiaramente visibili nell’op. 99, che è “sinfonica” nella sua completa integrazione dei due strumenti.
Biglietti
presso: Biglietteria del Teatro (tel. 0481 494 664, da lunedì a sabato, ore
17-19), ERT di Udine, Biblioteca Comunale di Monfalcone, prevendite Vivaticket
e on line su www.vivaticket.it. La
Biglietteria del Teatro accetta prenotazioni telefoniche.
[in allegato: István Várdai]
Ufficio
Comunicazione
Roberta Sodomaco
0481
494 369 - teatro@comune.monfalcone.go.it
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