 |  | Lunedì 30 novembre ore 20.30 Martedì 1 dicembre ore 19.30 Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia direttore Andrés Orozco-Estrada maestro de coro Ciro Visco
Webern Passacaglia Zemlinsky Salmo 23 op. 14 Zemlinsky Salmo 13 op. 24 R. Strauss Vita d’Eroe
Le composizioni di Strauss, di Zemlinsky e di Webern, eseguite da Andres Orzoco-Estrada in questi concerti, costituiscono un'occasione preziosa per una riflessione sull'evoluzione della musica austro tedesca tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del nuovo secolo. Momento decisivo per svolte epocali del linguaggio, delle forme, della funzione stessa della creazione artistica. Strauss fu in quel periodo il "grande attuale" (così nella definizione di Mahler, che invece si considerava il grande inattuale) e nel suo Vita d'eroe è il compositore stesso a raffigurarsi restando in bilico tra una consapevole celebrazione e l'ironia dell'autoritratto. Tutti da scoprire sono i potenti e grandiosi Salmi di Zemlinsky, compositore di cui si sta rivalutando pienamente il valore e di cui colpisce la lussureggiante scrittura orchestrale (qui anche corale) informata al gusto decadente e simbolista dell'inizio del XX Secolo. Con il Webern della Passacaglia già s'intravvedono prospettive che di lì a poco saranno sistematicamente codificate dalla Seconda Scuola di Vienna. |
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 | | Lunedì 21 dicembre ore 20.30 Martedì 22 dicembre ore 19.30 Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia direttore Andrés Orozco-Estrada maestro del coro Ciro Visco soprano Christiane Karg tenore Benjamin Bruns basso Günther Groissböck
Haydn La Creazione
Al culmine della sua gloriosa carriera Haydn visitò più volte l'Inghilterra, paese che gli tributava, giustamente, i massimi onori. In quelle occasione ebbe modo di ascoltare alcuni oratori di Händel rimanendone fortemente impressionato. Da questa esperienza nasce La Creazione, un oratorio nel quale i sette giorni della nascita dell'Universo vengono raccontati, con l'esclusione di quella straordinaria pagina iniziale che descrive il Caos primigenio, con un tono semplice, disincantato e diretto. Tutto appare informato a una positiva fiducia, ad un'ottimistica e commossa visione del farsi delle cose, della natura e delle sue creature secondo un atteggiamento che fu tipico dell'epoca ma che traduce anche l'animo e il sentimento del compositore giunto alla fine della carriera e all'apice della notorietà. Andrés Orozco-Estrada che del repertorio viennese è fine interprete, alla sua seconda apparizione in questa stagione di concerti, guida i complessi ceciliani e un cast vocale di prestigio. Concerto programmato in occasione del Giubileo 2016 |
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 | | Lunedì 8 febbraio ore 20.30 Martedì 9 febbraio ore 19.30 Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia direttore Pablo Heras-Casado pianoforte Emanuel Ax
Prokofiev Sinfonia n. 1 “Classica” Beethoven Concerto per pianoforte n. 2 Beethoven Le creature di Prometeo: Ouverture Šostakovič Sinfonia n. 9
In bilico tra ironia e magistrale sapienza creativa la Sinfonia Classica di Prokofiev è la risposta del compositore a quanti lo accusavano di essere troppo moderno e incapace di scrivere una Sinfonia secondo le regole storiche. La Nona Sinfonia di Shostakovich scritta alla fine della Guerra, dopo le prove intensamente drammatiche della Settima "Leningrado" e dell'Ottava - ritrova la spigliatezza di un divertissement per orchestra caratterizzato da una scrittura brillante e piena di energia positiva. Torna, dopo una lunga assenza dal nostro palcoscenico, l'americano Emanuel Ax, uno dei pianisti più affermati e richiesti della scena internazionale, con il Secondo Concerto di Beethoven. Sul podio ritroviamo, dopo i bei successi delle passate stagioni, lo spagnolo Pablo Heras-Casado, uno dei direttori d'orchestra più in vista della sua generazione e attento interprete di un repertorio che spazia dal Barocco ai nostri giorni. |
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 | | Venerdì 6 maggio ore 20.30 Sala Sinopoli Europa Galante violino Fabio Biondi
Boccherini Trio n. 22, op. 14 n. 4 G.98 Quintetto n. 104, op. 49 n. 4 Quintetto con chitarra IV “Fandango” G. 448 Quintetto n. 91, op. 45 n. 1 G.355
Per concludere la stagione da Camera un omaggio a Luigi Boccherini, compositore di cui non sempre si riconoscono le grandi qualità. L'ensemble Europa Galante e Fabio Biondi ci offrono in questa serata un ampio ventaglio di composizioni da camera includendo tre Quintetti per archi, genere del quale Boccherini fu specialista e prolifico compositore, uno con chitarra, strumento che cominciò ad utilizzare nella sua musica alla fine del lungo soggiorno in Spagna e che non manca, nel titolo è evidente, di riferirsi ad una danza tipica di quel paese. La musica da camera di Boccherini fu tra le più apprezzate e diffuse in Europa nel corso del Settecento, tanto da rivaleggiare nelle preferenze degli esecutori con quella dei maggiori compositori dell'epoca. I musicisti dell'Europa Galante e Fabio Biondi sono da molti anni ai vertici mondiali per l'esecuzione della musica dell'epoca barocca e del Settecento e garanzia per ascoltare quest'oggi la musica di Boccherini con i crismi di un approccio stilistico autentico.
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