venerdì 2 ottobre 2015

Il Foglio volante di ottobre 2015

Invio, in allegato, comunicato stampa e immagine relativi al nuovo
numero del “Foglio volante”, con preghiera, per chi ne abbia la
possibilita', di diffondere/pubblicare.

Grazie e alla prossima.
Amerigo Iannacone








COMUNICATO STAMPA



* * *



In distribuzione “Il Foglio volante” di ottobre 2015



È appena uscito dalla tipografica e sta per essere spedito agli
abbonati, il numero di ottobre del “Foglio volante - La Flugfolio -
Mensile letterario e di cultura varia” (anno XXX, n. 10). Vi compaiono
testi di Giorgio Bàrberi Squarotti, Lucia Barbagallo Tadolini, Arnaldo
Baroffio, Bastiano, Fabiano Braccini, Umberto Cerio, Francesco De
Napoli, Jason R. Forbus, Amerigo Iannacone, Luciano Masolini, Adriana
Mondo, Luigi Peternolli, Salvatore Rinaldi, Fryda Rota, Fernanda
Spigone, Antonio Vanni.

Ricordiamo che per ricevere regolarmente “Il Foglio volante” in
formato cartaceo è necessario abbonarsi. L’abbonamento – che dà
diritto all’omaggio di tre libri delle Edizioni Eva per un prezzo di
copertina superiore al costo dell’abbonamento (20 euro) – serve anche
a sostenere un foglio letterario che non ha altre forme di
finanziamento. Per ricevere copia saggio, ci si può rivolgere
all’indirizzo: fogliovolante@libero.it oppure al numero telefonico
0865.90.99.50.

Riportiamo, qui di seguito, l’articolo di apertura, una breve nota
dalla rubrica “Appunti e spunti- Annotazioni linguistiche” e una
poesia di Fernanda Spigone.







Amicizia senza confini nel Congresso Italiano di Esperanto



Si è parlato esperanto a San Benedetto del Tronto dal 22 al 29 agosto
scorso. La bellissima città di mare marchigiana ha infatti ospitato
l’82° Congresso Italiano di Esperanto, contestualmente al quale si è
svolto anche il Congresso mondiale della LIBE, Ligo Internacia de
Blindaj Esperantistoj (Lega Internazionale degli Esperantisti Ciechi).
Vi hanno partecipato 217 esperantisti e benché fosse il congresso
italiano e non quello internazionale, quasi la metà erano stranieri,
provenienti non solo dall’Europa ma in pratica dai cinque continenti:
dal Canada, dal Brasile, dalla Cina, dagli Stati Uniti e perfino dal
Madagascar. E tutti comunicavano senza interpreti.

Tema del congresso: “Globalizzazione culturale: limiti e prospettive”.
Tema ampiamente sviluppato nella relazione di apertura e poi in
seminari nei giorni successivi dal canadese Mark Fettes, professore
dell’Università di Toronto, Presidente dell’UEA; Universala
Esperanto-Asocio (Associazione Universale di Esperanto).

Densissimo il programma del Congresso che prevedeva in ogni ora della
giornata vari incontri e seminari su temi diversi tra cui scegliere,
corsi di esperanto per principianti e di approfondimento,
presentazione di novità librarie, dibattiti e perfino un seminario sul
“sorobano”, una sorta di abaco giapponese, e un corso di tango per
neofiti. Contemporaneamente c’erano, per chi lo desiderasse,
escursioni nelle varie località turistiche, visite ai musei, ecc.

Ogni sera, concerti di musica leggera, con testi in esperanto, teatro,
e, a seguire, il junulara programo, il programma per i giovani.

Una bella settimana di vacanza e di cultura al tempo stesso, di
amicizia senza confini, in una magica atmosfera internazionale.

Il congresso si è chiuso sabato 29 con l’appuntamento all’83°
Congresso Italiano di Esperanto, che si terrà a Frascati (Roma) dal 20
al 27 agosto 2016.

Amerigo Iannacone







Appunti e spunti
Annotazioni linguistiche
di Amerigo Iannacone

“fEASYca”

«Una produzione italiana [il corsivo è mio] che si propone di rendere
la fisica in modo divulgativo e al tempo stesso spettacolare», come
viene definita la trasmissione, va in onda su Rai Scuola. Ed è vero:
la trasmissione è scientificamente corretta, ma piacevole all’occhio
del telespettatore. Ma si chiama, purtroppo, “fEASYca”. Che vuole dire
questo titolo cervellotico e strambo? Non è una parolaccia, anche se
lo sembra. La parola “easy” in inglese vuol dire “facile” ma si legge
“isi”, per cui, inserita tra le lettere “f” e “ca”, dovrebbe dare, la
pronuncia “fisica”. Ma, ci chiediamo, perché “easy”, se è una
“produzione italiana”? Perché un ibrido tanto cervellotico per dare la
pronuncia “fisica”? E, soprattutto, non sarebbe stato meglio per tutti
chiamarla “Fisica facile”? O poi era davvero troppo facile?







Il fascino discreto dei silenzi

All’ansa del sentiero,
dove inizia lo sbalzo dei gradini,
ci accolgono uniformi pennellate
di povere case
allineate a schiera
(barriera estrema all’assalto del bosco)
coi muri intrisi di muffe e umidità,
ingrigite dal fumo e dall’incuria
e senza fiori sopra il davanzale.

Ciò che via via compare

è un susseguirsi di tetti sporgenti
con grondaie contorte e arrugginite
dalle piogge
e dalla furia dei venti.
Anguste finestre di malinconia
s’affacciano su viottoli sconnessi
col muschio abbarbicato ad ogni pietra
e cumuli di foglie imputridite.

È un borgo di montagna,
ormai quasi da tutti abbandonato,
dove solo pochi vecchi ostinati
stanno aggrappati
all’intimo sapore

che gli anni hanno impastato
col tepore dei fuochi nel camino
e il fascino discreto dei silenzi:
nell’arcano destino della vita.

Fabiano Braccini
Milano





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Amerigo Iannacone


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