Invio, in allegato, comunicato stampa e immagine relativi al nuovo
numero del “Foglio volante”, con preghiera, per chi ne abbia la possibilita',
di diffondere/pubblicare.
Grazie e alla prossima.
Amerigo Iannacone
CHI NON DESIDERI RICEVERE PIU' LE NOSTRE COMUNICAZIONI INVII UNA EMAIL CON LA SCRITTA "CANCELLAMI".
KIU NE PLU DEZIRAS RICEVI NIAJN SCIIGOJN SENDU MESAG'ON
SKRIBANTE "FORVIS'U MIN".
COMUNICATO
STAMPA
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È uscito “Il Foglio
volante” di marzo 2015
È
uscito, con la puntualità di sempre, il nuovo numero del mensile “Il Foglio
volante - La Flugfolio” (anno XXX n. 3 - marzo 2015). Vi compaiono testi di
Loretta Bonucci, Nadia-Cella Pop, Mariano Coreno, Georges Dumoutiers, Amerigo
Iannacone, Elmys Garcia Rodriguez, Luciano Masolini, Adriana Mondo, Adriano
Petta, Vincenzina Scarabeo Di Lullo, Fernanda Spigone, Gerardo Vacana, Antonio
Vanni.
Ricordiamo
che per ricevere regolarmente “Il Foglio volante” in formato cartaceo è
necessario abbonarsi. L’abbonamento – che dà diritto a ricevere tre libri
omaggio per un prezzo di copertina superiore al costo dell’abbonamento (20
euro) – serve anche a sostenere un foglio letterario che non ha altre forme di
finanziamento. Per ricevere copia saggio, ci si può rivolgere all’indirizzo: fogliovolante@libero.it
oppure al numero telefonico 0865.90.99.50.
Riportiamo,
qui di seguito, l’articolo di apertura,a firma Amerigo Iannacone, una poesia di
Fernanda Spigone e una breve nota dalla rubrica “Appunti e spunti”.
Ma parla
come t’ha fatto màmmeta
Ormai è
ufficiale: la cialtroneria linguistica e il servilismo ideologico sono entrati
nelle istituzioni. L’ultima: un manifesto del Ministero della Difesa, sfidando
coraggiosamente e impudentemente il ridicolo, recita – scusate la volgarità –: Be
cool and join the Navy, per invitare i giovani ad arruolarsi nella Marina
Militare. Quella italiana, sia chiaro, non quella americana. E presenta la foto
di una ragazza a braccia conserte in atteggiamento tutto americaneggiante, con
il viso sporco di grasso e con in mano una chiave da meccanico. Una foto e una
scritta che buttano all’aria tutta la tradizione marinara italiana, dalla
flotta dell’Impero Romano a Colombo, dalle Repubbliche Marinare a Vespucci.
Non sono piú
solo i giornalisti alla Sever gnini con i suoi Italians, i
commercianti che non gestiscono piú negozi ma stores, i ciabattini che
non vendono scarpe ma shoes, i programmi televisivi che non danno
notizie ma news e non trasmettono spettacoli ma show, né
film, ma movies. Ora ci sono le istituzioni e la gazzetta ufficiale a
normalizzare e ufficializzare il piú cialtronesco provincialismo. Prima con le
famose tre I berlusconiane poi con l’inglesizzante renzismo (Renzi: «Clicca Mi Piace e ricevi tutte le news sul tuo
wall!»). E con il presidente del Consiglio che non è piú “presidente” ma premier.
Verrebbe voglia
di dire «Parla come t’ha fatto màmmeta», come si diceva al mio paese a chi
cercava di ostentare una lingua che non era la sua e un atteggiamento snob tale
da manifestare, anziché occultare il suo cialtronesco provincialismo.
Ma tant’è: ci siamo ridotti
a ostentare il cool della Marina.
Amerigo Iannacone
I bambini soldato
Quando fu depennato il tuo sorriso
ero il fiore spezzato del geranio
ero l’ala mozzata dell’albatros
quando impavida la mano di un bambino
suonò la canzone della morte.
Più non t’incontro
negli slarghi assolati delle
piazze,
dalle corse, nei
frutteti ventilati,
ronzano libere le zellacote,[1]
la minaccia del padrone
delle mele
per l’aria piú non s’ode…
un infausto giocoliere è
alle tue porte.
Fernanda Spigone
Segni (Roma)
Appunti e spunti
Annotazioni linguistiche
di Amerigo Iannacone
La sindrome del “ke”
Sarà la vecchiaia, ma provo
un senso di fastidio di fronte all’uso sempre piú frequente, sempre piú
invadente, sempre piú sfrontato – nei messaggi, in Facebook, ovunque ormai – di
“x” anziché “per”, di “ke” al posto di “che” e simili. E vorrei chiedere a
tutti coloro che sono affetti da questa sindrome: ma il tempo che risparmiate
evitando di scrivere una H, come lo utilizzate?
--
Amerigo
Iannacone
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