OLOCAUSTO
Quello che gli storici non dicono
La collaborazione tra nazisti ed organizzazioni
ebraiche
e l'ipocrisia dell'occidente democratico
di Gianfredo Ruggiero
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In allegato l'articolo
completo con le note di approfondimento.
Nella drammatica vicenda della persecuzione hitleriana vi sono due
aspetti poco noti e per nulla dibattuti, mi riferisco all'attiva collaborazione
tra regime nazista e organizzazioni sioniste per agevolare il trasferimento
degli ebrei tedeschi in Palestina e l’atteggiamento ipocrita dell'Occidente,
che se da un lato esprimeva solidarietà agli ebrei vessati dai
nazisti dall’altro si rifiutava di ospitarli.
Altra questione poco dibattuta riguarda le linee ferroviarie da cui
transitavano i convogli carichi di ebrei. Gli alleati sapevano fin dagli inizi
del 1942 dell’esistenza dei campi di concentramento eppure, nonostante i
massicci bombardamenti alleati che ridussero in macerie la Germania, le linee
ferroviarie utilizzate dai tedeschi per trasferire gli ebrei nei campi di
lavoro non furono mai attaccate, se non come effetto collaterale come avvenne
il 24 agosto del 1944 con il bombardamento della fabbrica di armamenti di
Mittelbau-Dora che coinvolse il vicino campo di Buchenwald dove morì, per
effetto delle bombe alleate, Mafalda di Savoia.
Come mai, mi domando, questi fatti sono sottaciuti se non del tutto
ignorati anche dagli storici più autorevoli? Forse per non mettere in
imbarazzo i cosiddetti “paladini della libertà �
Nel “Giorno della Memoria†esprimiamo la nostra piena
solidarietà al popolo ebraico per la persecuzione subita e la ferma
condanna ad ogni forma di discriminazione razziale. Questo però non deve
indurci a sorvolare sulle pesanti responsabilità , condite di cinismo e
ipocrisia, delle democrazie occidentali che vedevano, sapevano e volgevano lo
sguardo altrove rendendosi, perlomeno sotto il profilo politico e morale,
complici dei carnefici.
Gianfredo Ruggiero,
presidente del Circolo Culturale Excalibur-Varese
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