Roma CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
BIBLIOTECA CENTRALE "G. MARCONI"
CENTRO NAZIONALE ISSN
ISSN 2281-0625
La Copertina [online
Foglio informativo-espressionistico
della tradizione letteraria
Il Conciliatore è stato lo storico Foglio difuso a Milano dal 3 setembre 1818 al 2 otobre1819 il cui redatore capo era Silvio Pelico Pelico. Chiamato Foglio Azuro esprimeva ideali iluminis iluministici tici sostenendo con forza la necesità che leteratura avese scopi morali ed educativi in mapa europea europea.
Foglio presente in sito http://www.literary.it/autori/dati/gemmellaro ferruccio/la_copertina.html
Periodico del Movimento Culturale La Copertina-Gli omologisti distribuito in circuito interassociativo culturale.
REDAZIONE Ferruccio Gemmellaro - Leonardo Vecchiotti
Cofondatore Taddeo Bruno artista argentino
Se non si desidera riceverlo informarne il mittente stesso mezzo
ANNO XX XXVI - 2014 numero 5
Emissione storica Marzo 1988
Emissione con ISSN dal n. 5 del 2012
Movimento Culturale LA COPERTINA gli omologisti
Logo grafico paint di Luigi Miranda - Atto Costitutivo Statuto e Logo Reg. n. 916 del 17 \ 3 \ 1988 Studio Notarile Fumo Treviso
Sodalizio non a scopo di lucro iscritto all’ALBO ASSOCIAZIONI Meolo Ve n.1 Delibera 118 del 7 \ 11 \ 02 aggiornamento Delibera 1 del 14\01\10 fondato
da Remigio Bottazzi, Sergio Del Moro, Ferruccio Gemmellaro Danilo Sartorelli - Sodali storici Bruna Sara Bruni, Giorgio Cipulat, Matteo Cosenza, Bruno
Fabriani, Iliana Falcone, Raffaela Longo, Maria Antonia Maso Borso, - Lettore critico prof Leonardo Vecchiotti
Coordinamenti Aree Interdisciplinari F. Gemmellaro - Nuova Figurazione Matteo Cosenza - Tavolozza Trevigiana Sergio Del Moro
Presidenza onoraria alla memoria Remigio Forcolin filosofo e decano giornalismo trevigiano
Presidente E responsabile Pu residente Pubbliche Relazioni
bbliche Ferruccio Gemmellaro via S. Filippo 54 - 30020 Meolo Ve
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Segreteria Raffaela Longo - via M. Buonarroti 10/6 - 31032 Casale sul Sile Tv – tlf 0422 820465
Referent artistico artistico--culturali \\ Sodalizi e Case Editrici
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BRUNO FABRIANI sodale storico
International Street Art Wilhelmshaven 2014 - Germania del nord.
Ho partecipato per la seconda volta, come artista italiano invitato, al Festival di Streetpainting, Madonnari e artisti del 3D.
Allego alcune foto della mia opera. Alice - pastelli e gesso su cemento. 2.50x 2.00 mt.
Un abbraccio a Te e tutti i componenti del sodalizio. BF
RASSEGNA STAMPA
La rassegna è in prevalenza attinente alle pubblicazioni cartacee o miste (on-line) salvo importanti eccezioni.
gli articoli non siglati s’intendano a firma FG
Ricordiamo a tutti i sodali di inviarci i dati di qualsiasi loro apparizione o citazione sulla stampa di argomento
artistico-culturale per inserirli in questa rubrica
stato quotidiano.it – Capitanata
19 set CULTURA Mamma li turchi!
14 ott EDITORIALE Trentacinque anni fa l’ammutinamento degli uomini-radar
7 nov RICORDI DI STORIA Manfredonia anni 54-56 pantaloni alla zuava e gonne a pantalone
Quatro Ciàcoe –Pd
sett DAL BASSO PIAVE Addio Italia storie di emigranti (Guido De Nobili)
NA GRANDE PASSION Lassù tra le nuvole (F. Boaretto)
\ foto di Guido De Nobili a 18 anni in tuta di volo davanti al suo aeroplano d’addestranmento
ott DAL BASSO PIAVE Quel pellegrinaggio a Sotto il Monte (Guido De Nobili)
Sentieri tra lo scibile – Ge
nov - SAGGISTICA – È ritornata la stagione delle zucche
Noticias Literarias di Marta Roldan – Argentina
3 set Foglio La Copertina 2014/4
LACOPERTININFORMA
Ricordiamo a tutti i sodali di inviarci informazioni di qualsiasi evento artistico-culturale che riguarda la loro figura
per inserirle in questa rubrica e, eventualmente, in testo nelle pagine.
Aggiornamento Web al 6 novembre 2014. Il testo integrale di OmologismoDue risulta visitato da 420 utenti e di OmologismoTre
da 131 utenti. La statistica però non include i numerosi lettori di Literary.it, questo il sito editoriale che, oltre alle opere di FG, pubblica
regolarmente il presente Foglio.
http://www.dalsilealpiave.it/orizzonti/ è il link del nuovo Orizzonti online – organo del Consorzio Proloco dal Sile al Piave –
dove oltre ad articoli interessanti potete leggere gli interventi di L. Vecchiotti (direttore) e di FG (corrispondente da Meolo).
Ferruccio Gemmellaro è in Literary.it dove sono pubblicati tutti i numeri del presente Foglio a partire dal 2009, in Twitter e cura
anche un blog personale ferrucciopress, dove sovente appaiono notizie riguardanti La Copertina e i suoi sodali.
Per gli appassionati di letteratura horror, cliccando il link www.sognihorror.it potete leggervi i suoi racconti nella rubrica Italico
horror. Il suo ultimo volume “L’amante italiana di Annibale – Iride la salapina” partecipa al catalogo della biblioteca University of
Nebraska Kearney (USA) settore “Hannibal research resources Yozan D. Mosig” al n. 2712 su complesivi 7602 (aggiornamento 6
novembre 2014).
“Maria Antonia Maso Borso – scrittrice sodale storica – si è classificata quarta al Premio "Poesia Prosa e Arti Figurative" indetto
dalla "Accademia Internazionale il Convivio", con la silloge Solfeggio. La scrittrice è altresì presente con curriculum, opere e materiale
in Literary.it.
ESPRESSIONISMO LETTERARIO
Sulla via di Emmaus
Siamo in Puglia, nella penisola Salentina, più precisamente fra
Cesarea Terme e Marina di Castro (Lecce). Oggi, per ore e ore,
siamo stati in contemplazione e ascolto della Natura: del cielo,
attraversato da nuvole migranti dalle forme più strane,
immaginifiche, nuvole dagli orli smerlati e sfilacciate in oro...
del mare azzurro oltremare, a tratti “color del vino”, lama di
luce sull'orizzonte, le cui onde s'infrangevano schiumose e
ululanti conto scogliere giganti, mostri di pietra emergenti
dalle acque. Che meraviglia !
Dapprima, nella piccola baia sabbiosa incastonata come
gioiello fra le rocce, poi dall'alto del dirupo, con animo ardente,
traboccante di stupore, ma anche di sbigottimento e tremore,
abbiamo lasciato che cielo e mare entrassero in noi e
scorressero liberi per i sentieri misteriosi dello spirito,
sciogliendo piano piano le tensioni, rinfrescando i pensieri,
medicando ferite, portando leggerezza dopo il dolore...
Avremmo voluto avere i nostri cari vicini, gli amici, tante
persone per poter condividere la gioia traboccante e preghiere,
preghiere di ringraziamento e gratitudine.
Sono saliti sulle mie labbra brandelli di salmi biblici: “Come
sono grandi, Signore, le tue meraviglie...” “Com'è grande il tuo
amore su tutta la terra...”
Ho sentito potente dentro di me la forza sconvolgente della
Bellezza del Creato, e l'ho colta come dono dello Spirito, un
santo dono particolarmente misterioso e indecifrabile: il
timore di Dio.
Esso non coniuga paure, ma è coscienza della propria fragilità
creaturale di fronte all'Onnipotenza dell'Eterno e alto impegno
di corresponsabilità nella riedificazione di Cieli e Terra nuovi.
Tutti, sul nostro cammino di pellegrini, prima o poi, troviamo
il nostro Sinai, il nostro “roveto ardente” innanzi al quale non
possiamo che toglierci i calzari per non calpestare il sacro
suolo e restare in silenzio, in ascolto. Muti.
ottobre del 2011
prof.ssa Maria Peschitz - un pellegrino
EDITORIALE
Anche quest’anno gli artisti de La Copertina hanno mantenuto fede ai loro valori essenziali, inclusa una sana modestia, scostandosi cioè dalle boriose
presunzioni che assalgono la piattaforma culturale e artistica nel nostro paese, complice una diffusa incitazione mediale.
Di sicuro, ci aspetta operativamente un anno ancora difficile, causa la crisi economica e sociale mondiale, ma che nel nostro paese pare più grave
meditando sull’euritmia mondo lavorativo-mondo culturale e artistico che avevamo conquistato e che ora stiamo smarrendo, e non certo per responsabilità
della cultura e dei suoi produttori, dell’arte e dei suoi espressionisti.
Auguriamoci un sereno Natale e rivolgiamo il pensiero a questa nostra Italia, che riacquisti il senso della giustizia lavorativa, così come sancita dalla
Costituzione, e che non si dimentichi che gli occhi del mondo continuano ancora a osservare la nostra storia, la nostra cultura, la nostra arte; qualora
dovessero distogliere lo sguardo, il disastro sarebbe per davvero inarrestabile.
TERZA PAGINA
ESPRESSIONISMO PITTORICO
Comune di Silea – La Copertina – Nuova Figurazione
Centro “Tamai” Silea giugno 2014
Esposizione LA NUOVA FIGURAZIONE
“ TRAGUARDARE L’ORIZZONTE ALLA RICERCA DELL’ INFINITO”
Il Maestro Matteo Cosenza: la sua opera è sicuramente l’esempio più suggestivo e più riconoscibile di una comunicazione artistica
ricca, aperta e misteriosa, ma altrettanto schietta e sottilmente allusiva che, nel mentre traguarda un obiettivo, indica già altri strati di
significazione da padroneggiare e proporre senza soluzione di continuità. E’ risaputo che quando un artista, sia esso un pittore, uno
scultore, un grafico, o un fotografo spinto da un'idea a lungo accarezzata, inizia a dare corpo ad una composizione per renderla
effettiva, è costretto a cimentarsi con diversi elementi visivi: luce, ombra, linea, forma, dominazione, subordinazione, colore, spazio,
ritmo, trama, composizione, coerenza, unità, equilibrio, proporzione, per non citare che i meglio definiti. Tra questi ho scelto di
illustrarvi, considerandoli i più incisivi e caratterizzandoli per sommi capi per non tediarvi troppo , il ritmo, il colore e la luce.
Naturalmente e bene che io precisi che i vari elementi possono essere considerati come le scale nella musica e, cioè sono i punti di
partenza intorno ai quali si crea la melodia.
IL RITMO
Ogni composizione, a dire il vero, evidenzia la preziosa presenza di un movimento o, per essere più precisi, di un ritmo. Il ritmo, è
risaputo, svolge un ruolo decisivo nell’evocare stati emozionali particolari.
Andrea Manesso : Proposte, le sue, caratterizzate da ritmo incalzante con l’accensione di forti e contrastanti
colori fusi in impasti materici alla ricerca di una visione marcata ed emozionale delle cose siano esse reali o fantastiche. Lo stesso ritmo
è un fattore molto personale in ogni creazione artistica. Il paragone più semplice è con il magico mondo delle note, dove, all’ascolto di
armonie, il nostro umore cambia con il loro modificarsi; nella pittura, è bene sottolinearlo, siamo colpiti dalle simmetrie visive.
Stefania Triandino : La riflessione esistenziale dell’artista si risolve spesso nella scelta floreale o, più
esattamente, in energiche e coloratissime rose, che sembrano caratterizzare la sua fantasia al punto da crearle una certa inquietudine
spirituale largamente sentita nel suo tempo e nel suo mondo.
Francesca Tiddi : la sua è in genere una proposta formale che, tuttavia, viene trasfigurata da
puntualizzazioni che sembrano sospese in un tempo di incantesimi e di nostalgie dove, fertili suggestioni sin estetiche , tattili-olfattivevisive,
generano singolarissime connotazioni di colore, luce e ritmi. All'interno di ogni proposta artistica, pertanto, si alternano vari
ritmi e di solito ce n'è uno sovrano su cui si incentra la proposta prevalente del dipinto, della scultura, della grafica, della fotografia.
Tirando le somme del nostro rapido ragionare sul ritmo eccone i capisaldi: le linee curve provocano un’impressione di movimento
molle e graduale - le linee diagonali mettono in luce un movimento veloce e irradiano tensione -il movimento orizzontale o verticale,
in genere, induce la sensazione di immobilità.
IL COLORE
Il colore è l’altro fattore, nella composizione, che suggestiona fortemente il nostro stato d’animo. I colori, infatti, possono essere
delicati o vividi, equilibrati o contrastanti; possono suggerire effetti di uniformità o sensazioni di volume e di spazio; possono essere
stesi a campitura piatta o modulati dallo scuro al chiaro tenuamente, e, proprio come con il ritmo, anche con il colore si può costruire
tensione o creare armonia; suggerire forme indistinte o delineare contorni netti; dare conto di dettagli naturalistici, analizzati nella loro
struttura vivente ed esaltati nella vitalità della loro fragile esistenza o immaginati come elementi fantastici di un mondo di sogno;
studiati nei loro effetti decorativi o semplificati in pure macchie di colori contrastanti.
Claudio Pizzutto: proposte, le sue, ricche di fermenti; pittura da leggere con attenzione e da apprezzare sia
per gli equilibri sostanziali fatti di dominazioni e subordinazioni coerenti, sia per il gioco della composizione capace di raggiungere
sempre vertici suggestivi.
Lucia Guidolin: La sua pittura è soprattutto un’opera serena che dà serenità dove il segno la fa da padrone ed il
colore gioca intelligentemente il ruolo di “finisseuer”.
LA LUCE
La natura, nei suoi molteplici e mutevoli aspetti è fonte inesauribile di ispirazione per gli artisti. Il lento o l’improvviso mutare delle luci,
delle forme e dei colori, dovuto al trascorrere delle stagioni e all’alternarsi dei fenomeni atmosferici, dona a chiunque ne faccia richiesta
un’infinita varietà di suggerimenti; ovviamente elementi importantissimi di ogni composizione sono le luminosità e le ombre. Infatti
forti contrasti di luce ed ombra creano effetti drammatici e spesso misteriosi, così come una luce morbida e calda suggerisce tranquillità
o allegria. Basterebbe a questo proposito attardarsi un attimo e riflettere sulla sconvolgente esperienza messa in atto
dall’IMPRESSIONISMO da subito divenuto metro di misura per ogni avanguardia artistica del Novecento.
Cristina Ajmone: nelle sue opere è di tutta evidenza la ricerca di contenuto poetico supportata anche da un
felice cromatismo rinterzato da forte emotività e intelligente lirismo.
Massimiliano Ausiello: la sua proposta evidenzia senza possibilità di equivoco nuovi modi per rappresentare
eventi usuali e quotidiani immergendoli in un trepidare di luce, in un dissolversi di cromatismi nella liquidità primordiale dell’aria, in
un sentimento ovattato di mistero all’apparenza freddo e desolante insieme, ma anche magicamente carico di intime consuetudini e di
magiche dissolvenze.
prof. Leonardo Vecchiotti
Centro Sociale Tambre (BL) 2 agosto 2014
Tavolozza trevigiana “COLORI E FORME”
“Farà piacere un giorno ricordare”. [o se si preferisce con le parole di maestro Virgilio : “Forsan et haec olim meminisse iuvabit”!
(Eneide, I, v.203).] Argomentavano proprio così, con somma sacralità i nostri antenati latini, quando si apprestavano a vivere un
accadimento di valida portata, e, non posso nasconderlo, oggi si coglie, nell’insieme di questa ben orchestrata proposta d’arte il senso
del grande avvenimento o più esattamente, una fortissima esigenza di riavvicinamento dell’occhio critico, sia alla mai esausta e
meravigliosa progettualità naturale, sia alla intensa e per certi versi prodigiosa area della virtualità; si può infatti godere in primis di un
ensamble di tecniche miste di notevole efficacia generalmente direzionate all’intus-ligente recupero di rapporti sensoriali, sensitivi, e
finanche metafisici e filosofici; in secundis degli effetti stupefacenti delle compo-scomposizioni create dalle infinite cromie in perpetuo
ed armonioso contrasto; infine, grazie alle gioiose metamorfosi degli innumerevoli intrecci formali si arrivano a toccare le meravigliose
vette della sempre agognata bellezza: dunque, per restare in forte sintonia con quanto affermato in premessa, “ Dies albo lapillo
notanda ! ”miei diletti cenobiti dei quindici “ ed in particolare tu, voce storica, Presidente Sergio Del Moro, : oggi è davvero un giorno da
ricordare con immenso piacere perché il principio movente dell’Associazione Tavolozza Trevigiana: “Promuovere l’espressione
artistica senza discriminazioni culturali e politiche” ancora una volta ha trionfato dimostrando senza alcun dubbio che la cultura è un
pane “duro” da produrre, ma che, una volta raggiunto lo scopo, è energia fruibile allo stato puro!
L’uomo-artista, viaggiatore decisamente infaticabile per antonomasia, è solito inventarsi la propria isola felice nell’immenso e,
nonostante tutto, non sempre troppo tranquillo mare dell’esistenza quotidiana; la coltiva giorno dopo giorno o come rifugio dolce dove
custodire sentimenti, ricordi, sogni, sensazioni, emozioni, nostalgie, speranze, ( nella nostra mostra la campionatura è davvero
eccezionale) o come possibile approdo nel quale scaricare inquietudini, angosce, ansie, turbamenti, ambizioni, desideri, aspirazioni
(anche in questo caso gli esempi non sono certo pochi) ; quest’ultimo, in particolare, è sempre in attesa di chi nel tempo lo scoprirà, lo
amerà, lo rivelerà, ma soprattutto lo renderà indubbiamente autonomo.
Da tempo girovago per queste isole incantate ricavandone preziosissime indicazioni e notevoli stimoli; da molti anni mi permetto,
nonostante un certo timore derivato spesso dalla necessaria cautela, di far da presentatore o se si preferisce, come acutamente precisava
il mio grande maestro Valter Binni, da “philosophus additus artifici piuttosto che artifex additus artifici” a coloro che si affidano alla mia
benignità.
Del mio vagabondare in queste terre ardue, do conto spesso come posso, sia perché è sostanzialmente difficile ricreare ciò che è
immutabile nella forma, sia anche perché tentar più volte un’analisi cozzerebbe decisamente contro la meravigliosa sintesi della liricità,
ma soprattutto perché è davvero appagante rivivere con l’artista, sentirne lo spirito operante in quella individuata umanità che è pur
sempre la nostra; il mio, in estrema sintesi, è un invito a riscoprire attraverso la loro opera questi personaggi nati con la “necessità” di
essere trait d’union tra la realtà e l’utopia.
1) Sergio del Moro: le campiture della sua opera risultano ogni volta di più totalizzanti, il pennello sembra perdere con sistematicità la
funzione di arbiter elegantarum dovendo cedere il passo ora all’intermediazione della riflessione - quello che comunemente viene
chiamato lavoro di straccio- , ora alle dita o più esattamente alla interpolazione diretta; il disegno sfuma progressivamente ed il colore
evidenzia spesso dialoghi di tinta inediti; tutto tende ad un formale-informe quasi per una necessità espressiva che non rivolge più la
sua attenzione precipuamente all’armonia ed all’equilibrio compositivo, ma si concentra tutta sulla fenomenicità dell’oggetto.
2) Andreina Aramini: tonalità esplosive pur nel rispetto della fluidità del colore; cromie usate come chiavi magiche o antroposofiche
e capaci di aprire con disinvoltura le più complicate serrature della fantasia.
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