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Con
cortese richiesta di pubblicazione

TEATRO COMUNALE DI MONFALCONE / STAGIONE 2014-2015
L’ensemble
L’Estravagante interpreta Bach e Vivaldi:
la musica barocca
europea eseguita con strumenti originali (mercoledì 29 ottobre)
La
stagione musicale del Teatro Comunale di Monfalcone prosegue, mercoledì 29
ottobre alle ore 20.45, con il concerto de L’Estravagante, ensemble
specializzato nella prassi esecutiva barocca con strumenti originali.
L’Estravagante è il frutto dell’incontro di quattro musicisti (i violinisti
Stefano Montanari e Elisa Citterio, il violoncellista Francesco Galligioni e
Maurizio Salerno, organo e clavicembalo) desiderosi di condividere la
passione comune per la musica da camera cimentandosi in un repertorio che
raramente vede l’affermazione di gruppi con una forte tradizione alle spalle.
La loro ricca discografia comprende interessanti integrali di carattere
monografico (nel 2008 hanno ricevuto il Supersonic Award della rivista Pizzicato)
e fra le incisioni più recenti figurano le Sonate da camera a tre di
Vivaldi, pubblicate per l’etichetta Naïve.
Il
programma del concerto, dal titolo “Stravaganze armoniche”, è dedicato alla
forma barocca della Sonata a tre e prende in considerazione quattro figure di
spicco del barocco europeo – Bach, Corelli, Vivaldi e Bonporti – quattro
musicisti che sono stati in grado di approfondire l’arte violinistica
sperimentando, ognuno nel contesto del proprio periodo, vere e proprie
arditezze armoniche e tecniche. Bach ne è la somma sintesi e dimostra di
aver ben appreso da Corelli, Vivaldi e Bonporti il “gusto italiano”.
La
storia della Sonata si inserisce in quel lungo percorso di nascita della musica
strumentale che nel corso del Barocco fiorisce insieme alla crescente
diffusione degli strumenti ad arco e in particolare del violino. L’opera di
maestri liutai quali Guarneri e Stradivari, il progresso della tecnica e la
creazione di nuovi effetti prodotti con l’archetto resero, infatti, il violino
uno strumento dalle enormi potenzialità virtuosistiche ed espressive.
Ad
aprire il concerto sono le Sonate V e X op. III di Arcangelo Corelli,
sonate a tre per due violini e basso continuo, ideale punto di fusione fra
l’antica polifonia e il nuovo stile tendente alla monodia accompagnata; scritte
nello stylus ecclesiasticus, per adattarsi al luogo sacro in cui venivano
eseguite, rispondono al carattere e alla forma in quattro tempi della “sonata
da chiesa”.
È
quindi la volta della Sonata XI op. 1 di Antonio Vivaldi, una
“sonata da camera”, destinata cioè principalmente agli intrattenimenti musicali
nei palazzi aristocratici; sul piano strutturale, la tecnica compositiva e
l’elaborazione melodica sono caratterizzate sia da elementi rigorosamente
polifonici che concertanti e al primo violino, sul modello corelliano, viene
attribuito un ruolo concertante.
Di
Johann Sebastian Bach L’Estravagante esegue la Sonata BWV 1038,
sonata a tre frutto della rielaborazione della Sonata per violino BWV 1021.
Ispirata al modello italiano di impronta corelliana, la Sonata rispetta
lo schema delle sonate da chiesa, articolato in quattro movimenti che si
alternano nei tempi lenti e vivaci. Molto attento alle innovazioni italiane, infatti,
Bach le trasfuse a piene mani nella sua produzione (ne sono prova, fra le
altre, le trascrizioni per organo e clavicembalo di concerti di Vivaldi).
Francesco
Antonio Bonporti,
singolare figura di artista e sacerdote, esercitò la sua arte per diletto e non
operò alle dipendenze di mecenati, potendo così agire autonomamente, libero da
dettami estetici o schemi formalistici dominanti. Il suo linguaggio è quindi
espressione artistica personalissima, che si manifesta in una ricerca del
bizzarro e dell’estroso. Le Sonate op. 1 (L’Estravagante esegue la sesta
e l’ottava) sono di intensa vena melodica e costruite con equilibrio e
simmetria.
A
chiudere il concerto è di nuovo una pagina di Vivaldi, la Follia op.
1. Danza vivace di origine portoghese, connessa al rito della fecondità, la
Follia vive la sua epoca d’oro nel Seicento; impiegata come caratteristica
figurazione di basso per variazioni, nel corso del tempo attrarrà l’attenzione
di molti compositori (fino a Liszt e Rachmaninov). Nella Follia di
Vivaldi, il tema Adagio è anticipato da una breve introduzione a carattere
improvvisativo, dal sapore spagnolo; dal tema si dipanano quindi 19 variazioni,
alcune collegate fra loro quasi senza soluzione di continuità, che mettono in
luce l’alto livello tecnico strumentale e si concludono in un finale pieno di
effetti.
Biglietti in vendita presso:
Biglietteria del Teatro (tel. 0481 494 664, da lunedì a sabato, ore 17-19),
Ticketpoint di Trieste, Libreria Antonini di Gorizia, ERT di Udine, Biblioteche
Comunali di Monfalcone, Pieris e Turriaco e on line sul sito www.pointticket.it. Ulteriori informazioni
su www.teatromonfalcone.it.
[in allegato: L’Estravagante]
Roberta
Sodomaco
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