COMUNICATO STAMPA
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Venafro
Successo del convegno “Dalle piccole
storie alla grande storia”
A dispetto del caldo, un
folto pubblico affollava il salone del Castello Pandone di Venafro il pomeriggio
di domenica 6 luglio scorso, per l’interessante convegno sul tema “Dalle piccole
storie alla grande storia”, promosso dalla Soprintendenza ai Beni
Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Molise d’intesa col Movimento “I
Venafrani per Venafro”.
Con la conduzione della
manifestazione da parte di Amerigo Iannacone, dopo il saluto di Giovanni
Iacovone, uno dei responsabili del
castello, si sono succeduti interventi, molto apprezzati da un pubblico
qualificato e attento.
Maurizio Zambardi,
sviluppando il tema“L’hinterland venafrano dopo l’8 settembre 1943”, ha fatto
un ampio excursus partendo dalla firma dell’armistizio di Cassibile e
soffermandosi sulle conseguenze a Venafro e nei paesi limitrofi, con
particolare attenzione alla popolazione civile.
Luciano Bucci, che è
l’ideatore del Museo storico-militare permanente WinterLine
di Venafro museo
ha parlato degli “Alleati a Venafro”, e dei rapporti prima dei Tedeschi e poi
degli Anglo-Americani con la gente di Venafro.
Alba Galardi ha letto e
commentato un proprio racconto, scritto per l’occasione, che prendeva origine
da fatti storici della popolazione locale.
Ampia relazione di
Maddalena Scarabeo, classe 1938, che ha raccontato una serie di aneddoti, sul
tema degli “Sfollati di Venafro dal ’43 al ’44”. Aneddoti basati principalmente
su ricordi personali degli anni guerra, ma integrati con studi e ricerche effettuati
successivamente.
Vincenzina Scarabeo,
prendendo spunto dal suo libro “Il fazzoletto rosso” (Ed. Eva,
Venafro, 2014), recentemente pubblicato, ha parlato della Divisione Italiana
Partigiana “Garibaldi” che operò eroicamente in Jugoslavia e di facevano parte
anche alcuni venafrani, tra cui suo padre.
Dopo il saluto
dell’Assessore Dario Ottaviano, in rappresentanza dell’Amministrazione
Comunale, ha concluso il moderatore Amerigo Iannacone, leggendo l’incipit e la
chiusa del proprio libro “Dallotto settembre al 16 luglio” e
due poesie che il grande poeta francese Frédéric Jacques Temple scritte nel
1944 e dedicate a Venafro, dove lui si trovava al seguito del generale Juin. Le
poesie tradotte da Gerardo Vacana, sono state pubblicate nel volume “Poesie
di guerra” (Ed. Eva, Venafro 20019.
Riportiamo di seguito le
due poesie.
Venafro
Venafro, Venafro, le vent secoue les
oliviers de cendre où le
soleil s’endort,
Venafro, dit l’écho parmi
les corneilles
éparses sous la marée luisante des
fuselages,
Et des femmes aigües
montrent au ciel
les chairs ouvertes des enfants.
Venafro, des croix
percent les flancs de
cimetière,
Voix immolées, visages
abolis, le long
des rives jaunes du Volturno,
Et Pour prière le vent de
glace des
Abruzzes.
Janvier 1944
Venafro
Venafro, Venafro, scuote il vento
gli ulivi di
cenere dove il sole si corica,
Venafro, ripete l’eco tra le cornacchie
sparse sotto
la marea rilucente
delle
fusoliere,
E donne sconvolte mostrano al cielo
le carni
aperte dei bimbi.
Venafro, le croci trafiggono i fianchi
del tuo
cimitero,
Voci immolate, visi aboliti, lungo
le rive
gialle del Volturno,
E sola preghiera il vento gelido
degli
Abruzzi.
Gennaio 1944
Frédéric
Jacques Temple
(Trad. Gerardo
Vacana)
Pistol down
Sur ton harmonica
tu chantais Pistol
down,
Pistol down,
l’âme glauque du
Volturno,
les oliviers de
Venafro,
Pistol down, let
that pistol down,
un pistolet contre la
cuisse,
tu chantais les oiseux
muets de l’hiver,
le bivouac de Venafro,
le sang noir
des rochers de l’Inferno.
O sédiments de la
mémoire,
tous les parfums de
l’Arabie
n’effaceront jamais…
Maintenant,
le silence.
Acquafondata, janvier
1944
Pistol down
Sulla tua armonica
tu cantavi Pistol down,
Pistol down,
l’anima glauca del Volturno,
gli ulivi di Venafro,
Pistol down, let that pistol down,
una pistola sulla coscia,
tu cantavi gli uccelli nudi dell’inverno,
il bivacco di Venafro,
il sangue nero
delle rocce dell’Inferno.
O sedimenti della memoria,
tutti i profumi d’Arabia
mai cancelleranno…
E ora,
il silenzio.
Acquafondata, gennaio 1944
Frédéric
Jacques Temple
(Trad. Gerardo
Vacana)
Dato l’interesse degli argomenti e anche l’interesse
dimostrato dal pubblico, si auspica che possa realizzarsi la pubblicazione
degli atti del convegno.
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