| 
         
Sono già dieci
        anni, dal 2005, che l’Associazione Culturale Porto dei Benandanti di
        Portogruaro organizza notturni
        di versi – piccolo festival della poesia e delle arti notturne. 
        Il Dieci è un numero felice, gonfio di significati numerologici,
        simboleggia la perfezione. Il Dieci è il totale dei primi quattro
        numeri e perciò contiene la globalità dei principi universali. Per
        questo motivo il numero Dieci è anche denominato Cielo, ad indicare sia
        la perfezione che il dissolvimento di tutte le cose, per il fatto che
        contiene tutte le possibili relazioni numeriche. Il Dieci indica il
        cambiamento che permette all’iniziato di evolvere, di crescere e di
        elevarsi spiritualmente. Per i Pitagorici dieci erano anche le entità
        celesti: Sole, Luna, Terra, i cinque pianeti visibili a occhio nudo:
        Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, il Cielo delle stelle fisse
        più l'Antiterra: un pianeta invisibile perché in opposizione alla Terra
        rispetto al sole. 
        Questo carico di sensi ci spaventa un po’: noi volevamo e ancora
        desideriamo proporre la parola poetica, accompagnata dalle diverse
        espressioni dell’arte, sulla ribalta della scena della quotidianità.
        Tuttavia, l’idea dell’Antiterra ci attrae: è una sorta di altrove
        geografico quasi extraterrestre, un mondo parallelo, e per questa
        ragione rassomiglia molto a notturni
        di versi, che per “essere visto”, ha bisogno di “essere
        vissuto”, frequentato, ma soprattutto raggiunto, al centro del suo
        cuore pulsante e del suo bisogno di “parlare” con la lingua della
        poesia. 
        Anche per poter raggiungere questo luogo mitico, che poi vive nei
        pressi e perfino all'interno delle nostre consuetudini, l’edizione 2014
        sarà dedicata al poeta Federico Tavan, nato ad Andreis (PN) il 5
        novembre 1949 e scomparso, nello stesso paese, il 7 novembre 2013.
        Tavan ha composto uno dei suoi testi più forti ed emozionanti
        intitolato La
        Nâf Spaziâl. 
        I nostri obiettivi sono di far conoscere anche nel Veneto Orientale la
        grandezza della poesia di Federico Tavan, da sempre abitatore
        dell’Antiterra, dove la perfezione e il dissolvimento soggiornano
        insieme, e di continuare ad avere ancora il tempo per osservare la
        notte e ascoltare il suo verso. Un richiamo irrefrenabile: readings,
        esposizioni, nutri_menti, poetry slam, performances, musiche,
        teatralità, libri e il nostro spicchio di luna. Da dieci anni.
        Quest’anno in viaggio con La
        Nâf Spaziâl. 
         
        Il Porto dei Benandanti            
                           
                           
                           
                           
                           
                  Maggio 2014 
          
 | 
       
Nessun commento:
Posta un commento