Il “cerdo iberico” ha formato parte del paesaggio estremegno da tempi remoti. Già i romani, esigenti gastronomi, apprezzavano le eccezionali qualità dei prosciutti di Hispania. Questa tradizione si è conservata nel corso dei secoli, ed ha permesso di conservare e mantenere questa razza che rappresenta un autentico tesoro genetico.
Col termine maiale iberico si definisce un insieme di razze perfettamente adattate alla dehesa, che si caratterizzano per avere zampe lunghe e forti, che gli permettono di percorrere grandi distanze alla ricerca di ghiande, (talvolta diversi km. in un giorno), muso allungato che permette di scavare nel terreno, collo corto e muscoloso, oltre ad un particolare metabolismo che permette di trasformare i pascoli e le ghiande di cui si alimenta in prodotti naturali squisiti, oltre che straordinariamente sani.
Tra i numerosi prodotti derivati dal maiale iberico, di cui, secondo un popolare proverbio, “Se aprovechan hasta los andares” (Una forma di dire che del maiale si può utilizzare praticamente tutto, persino la forma di camminare), spicca il nostro prosciutto iberico di “bellota”, che oltre a una prelibatezza gastronomica, rappresenta il massimo esponente della perizia, la tradizione e l’allegria di un intero popolo.
Vi invitiamo a partecipare alla degustazione (il venerdì 6 o il sabato 7 giugno) iscrivendovi attraverso questo link. I posti sono limitati.
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