Invio, in allegato,
comunicato stampa e immagine relativi al nuovo numero del “Foglio volante”, con
preghiera, per chi ne abbia la possibilita', di diffondere/pubblicare.
Grazie e alla prossima.
Visitate il blog / Vizitu la blogon:
http://amerigoiannacone.wordpress.com/
Amerigo
Iannacone
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COMUNICATO
STAMPA
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“Il Foglio volante” di aprile 2014
È pronto e sta per essere spedito agli abbonati il numero di aprile 2014 del “Foglio volante - La Flugfolio”, mensile
letterario e di cultura varia. In apertura l’articolo “Anglomania: oppressori
ed oppressi” di Amerigo Iannacone. Vi compaiono poi, oltre alle solite
rubriche, testi di Domenico Adriano, Rosa Amato, Loretta Bonucci, Fabiano
Braccini, Angelo Capoccia, Giuditta Di Cristinzi, Tony Di Filippo, Claudio
Esposito, Vito Faiuolo, Paul Georgelin, Amerigo Iannacone, Daniele Maraviglia, Adriana
Mondo, Teresinka Pereira, Silvana Poccioni, Patrick Sammut, Gerardo Vacana.
Ricordiamo che per ricevere regolarmente “Il Foglio volante” in formato
cartaceo è necessario abbonarsi. L’abbonamento – che dà diritto a ricevere tre
libri omaggio per un prezzo di copertina superiore al costo dell’abbonamento
(18 euro) – serve anche a sostenere un foglio letterario che non ha altre forme
di finanziamento. Per ricevere copia saggio, ci si può rivolgere all’indirizzo:
fogliovolante@libero.it oppure
al numero telefonico 0865.90.99.50.
Riportiamo, qui di seguito, il testo di apertura, un breve testo dalla
rubrica “Appunti e spunti - Annotazioni linguistiche” e una poesia di Adriana
Mondo.
Anglomania: oppressori ed oppressi
La pubblicità di un nuovo programma televisivo (i
corsivi sono miei): «A “The Voice of
Italy” ascolteremo grande musica, italiana e internazionale, con brani
leggendari e hit contemporanee, in un
percorso che si svilupperà in quattro fasi: le Blind Audition, le Battle,
la novità del Knockout e i Live Show. Tra novità e grandi conferme
i quattro coach sono: Raffaella
Carrà, J-Ax, Noemi e Piero Pelú.»
Ecco cosa è diventato l’italiano. E qui parliamo di un
programma che si presenta come “The Voice
of Italy”, ovvero “La voce dell’Italia”. Quindi: la voce dell’Italia non è
italiana.
La televisione – che purtroppo è ormai la prima
agenzia formativa per i bambini e i ragazzi, piú della scuola, piú della famiglia
– sta distruggendo la nostra lingua.
Apro in Internet
una guida dei programmi televisivi della giornata ed ecco alcuni titoli di
programmi presi a caso: The Walking Dead, Agents of S.H.I.E.L.D., Euronews, Heroes,
Safe house, Morning News, Night News, Switch, My Life, Media Shopping, Cartoon
Flakes, Winx Club, Phineas and Ferb, Desperate Housewives, The Good Wife,
America today, Shownet, Serial Webbers, Musiclife, Lost World, Private
Practice, Brothers and Sisters, Rush, One Tree Hill, Fumettology, Three Rivers,
Law & Order, Sworn Secrecy, Rewind, Chips, My Life, Friends, Dr House -
Medical Division, Dragon Ball Gt, Big Bang Theory, Coffee Break, Night Desk,
Movie Flash, e mi fermo qui per non annoiare oltre.
Anche per quanto riguarda le categorie, annotate a
fianco ai programmi, si può leggere: Series, Talk Show, Current Affairs,
Docu-Reality, Reality Show, Movie, ecc.
È questo l’andazzo della televizione, è questo
l’andazzo dei giornali e anche degli ambienti politici, ufficiali e
burocratici. Il Presidente è ormai Premier,
il biglietto è ticket, lo stato sociale
è welfare, e poi question time, badge, day hospital, election day, social housing,
e, piú di recente, da parte di chi si appresta a rottamare la lingua italiana: Jobs act.
Scrive Corrado Augias in un articolo intitolato “Quel
goffo cosmopolitismo linguistico”: «Lo so, è diffusa la voglia di ostentare una
disinvoltura cosmopolita quando non si possiedono nemmeno le conoscenze più
elementari. Spending review, service tax, ministero del Welfare, personale
dedicato, esempi grotteschi unici al mondo. Ma siamo diventati matti? La regola
sarebbe che quando parli una lingua la devi usare tutta, idem se ne parli
un’altra.»
Ma siamo ormai schiavi della colonizzazione
linguistica angloamericana. Gli Stati Uniti e il Regno Unito, investono milioni
di euro per la diffusione della lingua e quindi per portare acqua al loro
mulino. E io piú che una ridicola ostentazione di “disinvoltura cosmopolita” o,
meglio, di un malinteso senso di sprovincializzazione, direi da parte di molti
si tratta dell’atavica tendenza ad adulare i potenti.
E, per quanto riguarda coloro che hanno potere
decisionale (in politica, nell’economia, nell’apparato burocratico, nel
giornalismo, ecc.), non riesco a pensare che non si rendano conto che siamo
ormai alla dipendenza psicologica e alla schiavitú culturale. È che l’oppresso
diventa complice dell’oppressore e suo connivente.
Amerigo
Iannacone
Appunti e spunti
Annotazioni linguistiche
di Amerigo Iannacone
Mazzette avvicinatrici e mazzette
distanziatrici
Sapevo che esistono le mazzette – anche se non ho
avuto mai modo né di riceverle né di darle – ma ho sempre pensato che servivano
ad avvicinare (alcune persone, alcune mete, alcuni profitti…). Ora scopro che
esiste anche la “mazzetta distanziatrice”, che è uno “strumento di autotutela”,
in dotazione dei vigili di alcune città: Roma, Prato, Pisa… L’oggetto
misterioso è in realtà un manganello o, se preferite, uno sfollagente. Ma, evidentemente,
la parola “manganello” avrebbe suscitato ricordi di un’epoca che conviene
archiviare e “sfollagente”, chissà!, avrebbe sfollato troppo la gente. E cosí i
regolamenti comunali, hanno previsto la “mazzetta distanziatrice”: che
delicatezza!
Notte di stelle
Questa è la notte
che ci incensa di
pace,
nel turbinio di
atomi celesti,
l’argento delle
stelle,
ci ammanta ogni
ora,
è modulo lunare
e non ci
spaventano
i fantasmi della
notte.
La via scelta
come meta
è dritta e lunga,
passo dopo passo,
con pazienza
giungeremo alla vetta,
oltre le frustate
del destino,
intrecciando
canti fraterni,
nella speranza di
un mondo tutto nuovo.
Adriana Mondo
Reano (Torino)
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