martedì 3 giugno 2014

Instituto Cervantes di Roma Presentazione traduzione italian di Salvador Espriu

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Non c'è labirinto più chiaro
di Salvador Espriu
martedì 3 giugno - 18:30
Sala dell'Instituto Cervantes di Roma
Piazza Navona 91
Ingresso libero



Salvador Espriu
Non c'è labirinto più chiaro. Antologia poetica
A cura di Giulia Lanciani
Coll. Divano Iberico - Marchese editore (2013)

L'antologia "Non c'è labirinto più chiaro" contiene un'ampia selezione dell'opera di Salvador Espriu che permette al lettore di compiere un significativo itinerario nell'originale e complesso universo di uno dei maggiori poeti catalani contemporanei, ancora poco conosciuto in Italia. Il dettato di Espriu, frutto di una depurata elaborazione formale e basato su una simbologia di ispirazione veterotestamentaria, propone, nell'orizzonte letterario europeo, una poetica decisamente non convenzionale, che congiunge un'espressione marcatamente lirica con una potente vena civile.
Il poeta Salvador Espriu (1913-1985) si laureò in diritto e storia antica all'Università di Barcellona per poi dedicarsi agli studi di filologia classica ed egittologia che interruppe a causa dell'inizio della guerra civile. Durante il franchismo, la situazione politica gli impediva di fare la carriera di docente universitario e per molti anni lavorò come aiutante in uno studio notarile. In un'epoca in cui molti scrittori passano alla lingua castigliana, Espriu si mantiene fedele al catalano e scrive diversi libri di poesie, di cui il più noto sarebbe La pell de brau (1960). Dopo la fine della dittatura riceve numerosi riconoscimenti e onorificenze ed è anche proposto per il Nobel; rifiuta invece, nel 1982, la Croce dell'Ordine di Alfonso el Sabio.

Francesco Ardolino (Roma, 1966). Si è laureato in Lettere all'Università «La Sapienza» di Roma e ha conseguito il dottorato in «Filologia Catalana» all'Universitat de Barcelona, dove svolge la docenza nel Dipartimento di Filologia Romanza. Ha pubblicato numerosi saggi sulla letteratura italiana e catalana contemporanee. Tra i suoi libri vanno segnalati: La solitud de la paraula. Estudi sobre l'obra narrativa de Jordi Sarsanedas (2004 - Premio «Crítica-Serra d'Or»), Entre el dogma i l'heretgia. Les influències de Dante en l'obra de Joan Maragall (2006 - Premio della Fundació Joan Maragall e Premio «Crítica-Serra d'Or» ) e la polemica antologia di poeti contemporanei Imparables (2004).
Ha tradotto in italiano testi di vari scrittori catalani (Pere Calders, Carme Riera, Baltasar Porcel, Susanna Rafart, Palau i Fabre, Jaume Cabré o Sebastià Alzamora) e ha curato, in catalano, le edizioni di Bèsties di Federigo Tozzi, i Cants Òrfics di Dino Campana, l'Obra poètica di Salvatore Quasimodo e, con Manuel Forcano, la prima versione integrale catalana del libro di Marco Polo (La Descripció del Món, 2009). È direttore della rivista elettronica Haidé. Estudis maragallians e coeditore dell'edizione critica delle Opere Complete di Joan Maragall.
Giulia Lanciani è professore emerito di letteratura portoghese e brasiliana all'Università Roma Tre. Si è occupata di prosatori e poeti portoghesi, galeghi e catalani di diverse epoche. Nel 2003 ha ricevuto il Premio nazionale per la traduzione.
Isabel Turull Laureata in Filologia Clàssica alla UB Universitat de Barcelona, lettore di madre lingua catalana alla Sapienza dall'a.a. 1986-87. Ha studiato diversi autori catalani (Espriu, Riba) e si è dottorata per la UABUniversitat Autònoma de Barcelona con una tesi dal titolo "Teoria i praxi de la llengua literària en Carles Riba".
Tra le sue pubblicazioni un dizionario di falsi amici: Diccionari de falsos amics italià-català (Enciclopèdia Catalana 2001); diverse traduzioni di romanzi dal francese, dall'inglese e dall'italiano in catalano (R. Graves, P. Modiano, R. Ghazy) e diversi articoli di letteratura o di sintassi comparativa, tra cui: “L’ús de l’article en italià i en català. Estudi comparatiu”, in Llengua i literatura, n. 19, Barcellona, 2008.


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